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CMP Partner Program: Commanders Act riceve la certificazione di Google in seguito all’annuncio dei nuovi requisiti di gestione del consenso

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Nell’ambito del CMP Partner Program lanciato nel 2022, Google ha annunciato l’inserimento di nuovi requisiti per l’utilizzo di CMP certificate da parte dei publishers. Commanders Act è ora un player certificato, che soddisfa i nuovi standard europei per la gestione del consenso.

 

Continui progressi all’interno dell’ecosistema

Con 12 anni di esperienza nel marketing digitale, Commanders Act ha assistito all’evoluzione del mercato e ha continuamente innovato per offrire soluzioni che soddisfino i nuovi requisiti. Mentre Google ha annunciato nelle scorse settimane l’intenzione di richiedere ai publishers l’utilizzo di CMP certificate che incorporino i nuovi standard IAB in Europa, Commanders Act continua i suoi progressi nell’ecosistema e ha ottenuto la certificazione di Google per la gestione del consenso. Un altro successo per Commanders Act, che si è affermata come leader europeo nella gestione del consenso.

 

Certificazione per una maggiore trasparenza

Nell’interesse della trasparenza, Google richiederà d’ora in poi ai partner che utilizzano le sue soluzioni di monetizzazione (Google AdSense, Ad Manager, AdMob) di utilizzare solo piattaforme di gestione del consenso certificate da Google che incorporano gli standard TCF nelle loro operazioni nello Spazio economico europeo e nel Regno Unito.

Questa decisione segue l’annuncio dello IAB Europe che la versione 2.2 del TCF sarà finalizzata nell’aprile 2023, con l’obiettivo di rafforzare l’esperienza del consenso pubblicitario online. In linea con questa volontà, già avviata nel 2020, di essere più trasparenti e rispettosi degli standard in vigore, Google sostiene gli sforzi compiuti dagli attori del settore pubblicitario per garantire un approccio più affidabile alla gestione del consenso.

Le nuove caratteristiche del TCF includono l’eliminazione dell’interesse legittimo per la pubblicità e la personalizzazione dei contenuti, una maggiore chiarezza nelle informazioni inviate agli utenti, la standardizzazione delle informazioni aggiuntive fornite dai partner (categorie di dati raccolti, periodi di conservazione, ecc.) e una maggiore trasparenza sul numero di partner gestiti dalle CMP.

 

Perché questa certificazione?

Il TCF fornisce un quadro legale e regolamentato per la gestione del consenso e consente inoltre un approccio più coerente e ottimizzato alla raccolta dei dati. L’adozione degli standard TCF con Google e una CMP certificata significa che le campagne pubblicitarie online possono essere tracciate in modo più efficace. Questo approccio offre agli editori una visione unificata del comportamento degli utenti, comprese metriche più qualitative. Ad esempio, sarà ora possibile conoscere il numero effettivo di pagine visualizzate in base alla somma di opt-in e opt-out. Commanders Act è partner di Google dal 2022, pertanto la soluzione di gestione del consenso è completamente integrata con Consent Mode e Google Tag Manager, rendendo l’implementazione rapida e semplice.

 

Nuove sfide nella gestione del consenso

La pubblicazione di questa seconda versione del TCF fa eco alle nuove sfide in termini di gestione del consenso applicato al tracciamento server-side  e alle nuove modalità di raccolta dei dati di prima parte. Commanders Act ha già affrontato questi problemi dal lancio della sua nuova piattaforma nel giugno 2022, che incorpora la tecnologia server-side, consentendo ai suoi utenti di sfruttare appieno i dati di prima parte rimanendo pienamente conformi alle normative vigenti.

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