Pubblico e ricavi. Questa è la doppia sfida della gestione del consenso per i media. Innanzitutto, si tratta di rispettare le varie normative, dal RGPD alla futura ePrivacy. Si tratta anche di essere pienamente integrati nell'ecosistema pubblicitario, applicando alla lettera il TCF v2 (Transparency Control Framework) dello IAB per poter commercializzare l'inventario.
Come soddisfare questi requisiti mantenendo una buona esperienza utente? Per i media, la domanda assume talvolta la forma della quadratura del cerchio. Soprattutto perché le regole del gioco sono destinate a cambiare ulteriormente nei prossimi mesi. Il supporto di strumenti che garantiscano la conformità e aumentino l'agilità sta diventando fondamentale.
Dai siti web alle app, la monetizzazione degli inventari presuppone oggi il sostegno di una Consent Management Platform (CMP) conforme al TCF v2 e riconosciuta dall’IAB.
Dopo il RGPD viene l'ePrivacy. E poi? Al centro delle notizie, la gestione dei dati personali motiva le normative a cui i media non possono che adeguarsi. E spesso in tempi stretti.
Per aumentare al massimo i consensi, è necessario prestare la massima attenzione alla sequenza delle varie schermate e misurare l’impatto di ogni cambiamento.
Commanders Act non è solo l'editore di TrustCommander CMP approvato dallo IAB per il TCF v2, ma una piattaforma più globale. Dall'attribuzione alla segmentazione, fino a tag management, la piattaforma Commanders Act consente ai media di migliorare sia le prestazioni tecniche che gli approfondimenti sull'audience.