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Commanders Act continua la scalata sul mercato della Customer Data Platform

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Alla vigilia dei 10 anni, Commanders Act conferma le sue competenze e la sua maturità in materia di dati e di raccolta del consenso in un mercato in piena trasformazione.

Parigi, 6 febbraio 2020 – Per Commanders Act, azienda leader a livello europeo nel settore CDP (Customer Data Platform) in modalità SaaS, il 2019 è stato marcato dalla crescita costante sul mercato della CDP e della gestione del consenso. Con un fatturato che si aggira intorno ai 10 milioni di euro e una netta accelerazione della sua attività in Europa, Commanders Act si distingue dalla concorrenza soprattutto grazie alla sua offerta: l’unica Customer Data Platform riconosciuta da Gartner che integra a livello nativo una piattaforma per la gestione del consenso. In un contesto digitale in piena trasformazione, segnato da cambiamenti profondi in materia di gestione di tag e cookie, Commanders Act prevede un 2020 particolarmente dinamico, nel corso del quale le organizzazioni dovranno modificare l’approccio tradizionale al marketing digitale e all’utilizzo dei dati dei clienti.

L’approccio integrato alla CDP che conquista il mercato

Nel 2019, il settore digitale ha avvertito ancora in modo netto le scosse provocate dall’entrata in vigore del GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati). Molti operatori del mercato sono sprofondati nell’incertezza che riguarda gli obblighi e i mezzi per mettersi in regola. In effetti, le organizzazioni hanno dovuto fare i conti con la necessità di predisporre dispositivi adeguati in materia di raccolta del consenso, e al contempo con l’esigenza di continuare a sfruttare i dati dei clienti in modo efficace e pertinente.

In questo contesto, Commanders Act ha saputo trarre il meglio dalla situazione, proponendo l’unica Customer Data Platform che integra a livello nativo una piattaforma per la gestione del consenso (CMP). La soluzione TrustCommander di Commanders Act consente dunque di bloccare automaticamente i tag che non sono stati espressamente autorizzati dagli utenti.

I regolamenti in materia di protezione dei dati stanno diventando sempre più rigidi e generalizzati” spiega Michael Froment, cofondatore e amministratore delegato di Commanders Act. “Di conseguenza, oggi una Customer Data Platform può funzionare solo incorporando al suo interno una piattaforma di gestione del consenso. In questo modo, i team marketing sono in grado di garantire da una parte che le loro politiche di raccolta dei dati vengano rispettate e soddisfino le esigenze del GDPR, e dall’altra che i dati di cui dispongono siano verificati e affidabili, e dunque effettivamente utili”.

Commanders Act ha così ottenuto nuove credenziali, soprattutto nel settore dei media, in Francia ma anche in Italia e in Germania, dove la sua attività ha continuato a crescere in modo significativo con un’accelerazione del volume di ordini. Forte di questa progressione, Commanders Act prevede un 2020 particolarmente dinamico, sia per quanto riguarda il settore della raccolta del consenso, sia per quanto riguarda quello della gestione dei tag.

Un mercato mutevole che continua a ridisegnare i contorni dell’ecosistema digitale

Con il recente aggiornamento dell’ITP (Intelligent Tracking Protection) di Apple, e l’annuncio da parte di Google di una modifica della gestione dei cookie entro due anni, stanno emergendo nuove problematiche e nuovi interrogativi intorno alla gestione di tag e cookie. In che modo il marketing digitale dovrà adeguarsi, in modo sostenibile, di fronte alla trasformazione di pratiche che fino a questo momento erano considerate fondamentali? E quali componenti tecnologici dovrà sviluppare e saper controllare per riorientare queste pratiche?

Questi cambiamenti, associati alle nuove raccomandazioni attese dalla CNIL (Commission nationale de l’informatique et des libertés) francese in materia di raccolta del consenso, segneranno senza dubbio una svolta nella modalità di gestione dei tag e dei dati dei clienti.

I contesti che cambiano e si evolvono sono sempre fonte di preoccupazione per le organizzazioni, in particolare quando i cambiamenti si ripercuotono sulle loro attività principali. È il caso degli editori e degli inserzionisti” sottolinea Michael Froment. “I prossimi mesi saranno probabilmente caratterizzati da un necessario ritorno ai principi fondamentali del Web, che richiederanno competenze sia tecnologiche che marketing“.

Commanders Act prevede quindi di consolidare la proposta di valore della sua CDP, rafforzando l’interconnessione tra le sue applicazioni, per offrire ai clienti un’esperienza sempre più fluida e semplificata di gestione dei dati dei clienti.  La società ha inoltre intenzione di introdurre maggiori informazioni in merito ai dati raccolti per conto dei clienti, con l’obiettivo di fornire analisi predittive e indicazioni più precise ai team marketing.

Con assunzioni in programma, l’apertura di una nuova filiale in Spagna e la creazione di una rete di partner su scala internazionale, Commanders Act continua a sviluppare le competenze e il know-how che da quasi 10 anni determinano il suo successo e che consentono alla società di accompagnare e rassicurare i clienti in questo mercato in continua evoluzione.

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