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Webinar - Futuro senza cookie EP 3: Attivare le audiences con meno dati

Mese: Settembre 2022

4 passaggi per prepararsi alla gestione dei tag server-side

Con l’avvento degli aggiornamenti dell’Intelligent Tracking Prevention (ITP) di Apple e l’annuncio dell’eliminazione dei cookie di terze parti da parte di Google, la gestione dei tag server-side sta guadagnato consenso. La maggior parte dei browser, dei dispositivi e dei canali ha ormai smesso di utilizzare i cookie di terze parti, cosa che in futuro potrà rendere obsoleto il tagging client-side. Trova qui 4 passaggi per prepararsi alla gestione dei tag server-side.

Vale la pena ricordare che con il tagging client-side il browser dell’utente interagisce tramite un container di tag direttamente con i provider (come Google Analytics o Facebook). Ogni tag configurato, invia per ogni interazione una richiesta HTTP all’endpoint corrispondente del fornitore di tag. La richiesta nel client stesso è già strutturata nel formato di dati corretto.

Il tagging server-side, al contrario, consente di creare un endpoint di dati separato in un ambiente server a cui i dati verranno preventivamente inviati, prima di inviarli direttamente ai provider. Ciò significa che tutte le interazioni in corso sul sito web vengono inviate come un flusso di dati aggregati da un unico tag, al server della soluzione di tag management. È qui che i dati raccolti vengono gestiti e organizzati nel formato richiesto dal provider dei servizi attivi. In più, i dati possono essere ulteriormente trattati, arricchiti e resi anonimi prima di essere trasferiti ai provider di digital marketing.

Molte aziende stanno quindi passando dalla gestione dei tag client-side a una gestione server-side. Questa transizione, tuttavia, richiede tempo, dato che si tratta di un processo che deve coinvolgere tutti i soggetti del mondo digitale. Il rischio però è quello di un atteggiamento del tipo “aspettiamo e vediamo”. Aspettare ad implementare una strategia server-side finché le soluzioni non siano pienamente mature significa da un lato rinunciare a un’importante vantaggio temporale, e dall’altro perdere competitività sul mercato.

Qual è quindi il modo migliore di gestire questa transizione? Come dovrebbe essere la strategia di implementazione del server-side? La checklist riportata di seguito offre alcune indicazioni al riguardo.

 

1. Coinvolgi il responsabile della protezione dei dati (DPO) nella transizione

Molte delle sfide che suscitano preoccupazione nel mondo digitale traggono origine dalle questioni relative alla protezione dei dati. Anche se l’implementazione di una soluzione server-side viene descritta come un “progetto tecnico“, è opportuno coinvolgere il prima possibile il responsabile della protezione dei dati (DPO, Data Protection Officer) dell’azienda. La sua opinione ha un ruolo decisivo in ogni fase del processo, dalla selezione delle soluzioni da implementare server-side in futuro, ai nuovi metodi di elaborazione che agevolano la centralizzazione dei dati su una soluzione server-side.

 

2. Inventario di providers (partners)

A seconda delle esigenze dell’azienda, dall’infrastruttura digitale vengono attualmente create diverse decine di tag. E altrettanti, o quasi, partner vengono attivati.

 

Quale di questi partner…

… è già pronto ad utilizzare la tecnologia server-side?

… ha intenzione di utilizzarla in futuro?

… opererà in modalità ibrida?

… non ha pianificato un passaggio a medio termine?

 

Per i provider di soluzioni, la complessità della transizione è direttamente correlata alla natura delle attività. Ci sono tre principali tipi di attività: rilevamento, acquisizione e interazione.

Durante il processo di rilevamento, è quasi impossibile bypassare il tag client-side; durante il processo di acquisizione, invece, uno scambio sembra possibile, mentre nel processo di interazione (ad esempio, la personalizzazione), diventa molto più difficile. Inoltre, per uno stesso partner il processo di acquisizione può talvolta verificarsi client-side, e l’ulteriore elaborazione server-side.

Perciò, se vuoi elaborare una tua strategia, devi conoscere anche la strategia, o le strategie, dei tuoi partner. Essendo questa una delle sfide principali, oggi tutti i soggetti interessati si scambiano informazioni in merito a questo argomento, facilitando le integrazioni.

 

3. Inizia con i providers idonei

La transizione ad un sistema di tagging server-side può impiegare diversi mesi ed è necessaria la coesistenza delle soluzioni client-side e server-side. Alla luce di questo, è importante identificare i providers idonei, affinché tutti (dall’IT al marketing fino al DPO) possano prendere confidenza con la logica server-side.

C’è un’elevata probabilità che emerga il principio di Pareto, secondo il quale il 20% dei tag provoca l’80% delle difficoltà. Un provider idoneo è una soluzione già collaudata nel passaggio al server-side e con vantaggi chiaramente identificabili.

Ovviamente i provider che hanno già sviluppato la possibilità di ricevere i dati server-side saranno quelli su cui iniziare a programmare la transizione, in quanto più idonei.

 

4. Comunicazione e informazione

L’implementazione server-side non interessa solo il team IT, il marketing digitale o il responsabile della protezione dei dati: tutti, al loro livello, devono affrontare le sfide e i prerequisiti della tecnologia server-side. I cliché sulla necessità di scardinare i silos non aiutano nemmeno in questo caso. Le aziende dovrebbero invece garantire una comunicazione adeguata nell’ottica di avviare una discussione congiunta sulla strategia, i momenti chiave e i feedback.

 

Conclusione

Non possiamo prevedere con precisione come sarà il mondo digitale senza cookie. Tuttavia, gli sviluppi attualmente in corso suggeriscono che il futuro apparterrà alle tecnologie server-side. Il passaggio alle soluzioni server-side richiederà tempo, pertanto entrambi i modelli (client-side e server-side) dovranno operare fianco a fianco per un periodo non breve. Ma la centralizzazione dei dati su una soluzione server-side offre innegabili vantaggi per continuare ad essere ignorata.

Il personale delle aziende è spesso occupato con le attività quotidiane, ed è quasi impossibile agire senza il coinvolgimento di esperti esterni in grado di supportare l’azienda in modo ottimale durante questa transizione. Un altro buon motivo per non aspettare troppo a lungo, perché con quello che c’è in gioco, i consulenti con le dovute competenze saranno presto saturati di lavoro. Con queste 4 passaggi per prepararsi alla gestione dei tag server-side siete sulla strada giusta.

 

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Per saperne di più:

White Paper: Come prepararsi a un mondo senza cookie?

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