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Mese: Settembre 2021

Perché la tecnologia server-side (completa o ibrida) è più accessibile di quanto si pensi

La gestione dei tag server-side è spesso considerata un’operazione delicata da attuare. Ma esistono due modi per implementarla…

Prima l’aumento degli adblocker, poi la fine annunciata (anche se rimandata) dei cookie di terze parti… La situazione attuale ha messo al centro dell’attenzione la gestione dei tag server-side, detta anche “server-to-server” o “tagless“. Il principio è semplice: trasferire dal browser al server il carico di lavoro rappresentato dagli scambi di informazioni con i partner. La sua attuazione, tuttavia, è spesso considerata molto tecnica e delicata. Ma ecco la buona notizia: quello che chiamiamo “server-side” rimanda nella pratica a due tipi di implementazioni, di cui una più accessibile.

Server-side completo o server-side ibrido?

“Server-side completo”. Questa espressione indica un’implementazione integrale della gestione dei tag server-side. In questo modello, non appena un utente si attiva (arriva su una pagina o fa clic su un video, ad esempio), un “hit server” viene inviato al TMS (Tag Management Server) che elabora le informazioni e le trasferisce ai partner interessati, da server (quello del TMS) a server (quello del partner). In questo caso specifico, non c’è nemmeno un data layer nel browser.

 

 

“Server-side ibrido”. Questo termine indica l’altra modalità di implementazione del server-side. Un termine che può creare confusione in quanto, nella realtà, questa implementazione ibrida corrisponde a una modalità corrente che molti applicano senza tuttavia qualificarla così.

Unica differenza: il data layer

Principale differenza tra i due approcci: nel modello cosiddetto ibrido, il data layer viene mantenuto. Ma non viene attivato alcun tag partner dal browser. Le informazioni del data layer vengono utilizzate da un tag unico che le invia al server. Qui il TMS, come nel modello precedente, elabora le informazioni prima di distribuirle ai partner da server a server.

Qual è il vantaggio di questo approccio ibrido? Il suo pragmatismo e la sua accessibilità a livello tecnico. Di fatto, molti partner non hanno ripensato le loro soluzioni in modo da renderle operative in modalità server-side completa, e hanno quindi ancora bisogno delle informazioni del data layer. Cosa si perde con il server-side ibrido? Dato che l’unica differenza è il mantenimento del data layer, quest’ultimo resta dunque visibile nel browser. Se le informazioni in esso contenute presentano problemi di riservatezza, la migrazione alla modalità server-side completa può avere un senso. A parte questo aspetto, il server-side ibrido offre tutti i vantaggi del server-side completo.

 

 

Vantaggi mantenuti

E i vantaggi del server-side sono numerosi. La drastica riduzione del numero di tag influisce (positivamente) sui tempi di caricamento delle pagine, mentre i piani di tagging sono più semplici da mantenere. Efficienze operative apprezzate da tutti. Ma il server-side rappresenta anche (soprattutto?) un controllo migliore dei dati. Mentre con il client-side le informazioni vengono trasferite direttamente ai partner, con il server-side le informazioni vengono elaborate e differenziate. I partner ricevono solo i dati di cui hanno bisogno. Sono dunque finiti i rischi di “piggybacking” ad esempio, quando un tag ne chiama altri per distribuire informazioni a partner di partner e così via.

Questa elaborazione lato server consente inoltre di arricchire le informazioni con altre fonti, per rendere il trattamento più pertinente. Un aspetto interessante in svariati ambiti, come quello dell’A/B test, in cui questa apertura consente di effettuare test più approfonditi, tra cui ad esempio la misurazione dell’impatto dei suggerimenti di acquisto sul fatturato.

E il consenso?

Domanda lecita (e frequente). Il server-side permette di essere esonerati dal consenso? Risposta rapida: completo o ibrido che sia, il server-side non esonera dal consenso. Non è che un veicolo, una modalità tecnica. Il server-side può essere esonerato dal consenso in un solo caso: quando la soluzione che porta è essa stessa esonerata.

Le nuove linee guida del Garante italiano per l’uso dei cookie

Il 10 giugno 2021, il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato nuove linee guida per l’uso dei cookie. Arriva dopo 6 mesi di consultazione pubblica sul tema dei cookie.

L’obiettivo di queste nuove linee guide è di identificare le norme di legge applicabili all’utilizzo di cookie e di suggerire soluzioni tecniche per implementare correttamente questi obblighi e evitare sanzioni.

Quindi anche se pensi che il tuo banner sia compliant con il GDPR, rileggi i punti principali dell’autorità italiana perché ci sono delle novità che potresti non aver ancora incluso!

Quali sono le modalità?

Tutti i siti web che hanno utenti basati in Italia sono interessati da queste nuove linee guida.

La scadenza per conformarsi è fissata al 10 gennaio 2022.

Le sanzioni se non rispetti queste nuove linee guida sono le seguenti :

  • Omessa o inidonea informativa : da 6000 a 36.000 euro
  • Installazione di cookie senza consenso : da 10.000 a 120.000 euro

Quali sono le linee guida?

1. Chiarimenti di ciò che è un consenso e come raccoglierlo

  • L’atto di dare il consenso deve essere “libero, specifico, informato e inequivocabile”
  • Deve essere presente un comando (per esempio una “X”) per chiudere il banner senza prestare il consenso all’uso dei cookie o delle altre tecniche di profilazione mantenendo le impostazioni di default.
  • Lo scorrimento non è un’azione positiva chiara e affermativa da parte dell’utente per raccogliere il consenso.
  • I cookie walls non sono autorizzati.

2. Informazioni sui cookie banner

  • Sono necessari i pulsanti “Accetta” e “Rifiuta”.
  • Il periodo di conservazione dei dati personali dell’utente deve essere specificato.
  • Il banner deve contenere un link alla privacy policy.
  • L’utente deve poter dare/revocare il consenso in modo granulare secondo gli scopi e i fornitori.
  • Gli utenti devono essere in grado di accedere e modificare le loro preferenze di tracciamento in qualsiasi momento dopo aver impostato le loro preferenze iniziali.
  • Nuove specifiche per l’accessibilità delle informazioni sui cookie in relazione alle persone con disabilità.

3. Cookie analitici e tecnici

  • I cookie analitici richiedono il consenso (salve certe condizioni).
  • I cookie tecnici non richiedono il consenso.

4. Validità del consenso

  • I consensi raccolti prima della pubblicazione delle nuove linee guida del Garante sui cookie, se rispettano le caratteristiche richieste dal regolamento, sono validi a condizione che, al momento della loro acquisizione, siano stati registrati e possano quindi essere documentati.
  • Bisogna aspettare 6 mesi prima di mostrare di nuovo il banner privacy agli utenti.

5. Prova del consenso

  • Devi essere in grado di dimostrare che il consenso è stato ottenuto secondo gli standard del GDPR.

In pratica, cosa è un buon cookie banner?

  • Dimensioni sufficienti  a fare percepire una discontinuità grafica col resto del sito ma non tale da spingere l’utente a fare scelte inconsapevoli per il solo desiderio di toglierlo di mezzo
  • Responsive, colore e font chiari, facili da distinguere
  • Informativa breve con link alla cookie policy estesa

Alcuni esempi di banner privacy conformi:

 

Come essere conformi alle linee guida italiane con TrustCommander?

La nostra piattaforma di gestione del consenso TrustCommander ti aiuta ad essere conforme in modo semplice senza perdere performance e visibilità. Rapido da configurare, facile da gestire, personalizzato, TrustCommander è la soluzione che ti serve per essere conforme prima del 10 gennaio 2022!

Se hai già un banner settato puoi modificarlo facilmente per adeguarti alle evoluzioni dei regolamenti, compresa quest’ultima ma, chissà, anche quelle future.

Puoi creare diversi banner ed effettuare a/b test per verificare quale sia il più performante.

Il cookie scanner ti aiuta a identificare e catalogare i cookie presenti nelle tue properties.

Se necessiti di aiuto, il supporto e i consulenti sono a tua disposizione.

Perché scegliere TrustCommander?

  • Personalizzazione: Crea banner di preferenze che richiamano lo stile della tua impresa
  • Conformità: Banner conformi agli standard di CNIL, GDPR, CCPA, IAB
  • Categorie di cookie: Suddividi i tuoi cookie in categorie per agevolare le preferenze degli utenti
  • Prova di consenso : Assicura la conservazione e la tracciabilità della prova di consenso degli utenti
  • Report dettagliati: Valuta la tua strategia di consenso analizzando i tassi di opt-in
  • Compatibilità: Associa TrustCommander a TagCommander, ma anche ad altri TMS, ai tuoi tag hardcoded o ibridi

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